sabato 19 novembre 2011

La comunicazione non verbale

Sapere leggere le espressioni dei nostri interlocutori anche in ambito investigativo risulta fondamentale. Ci sono molti manuali in commercio che illustrano i principi che stanno alla base della comunicazione non verbale rivolti sia a operatori sociali, sanitari, penitenziari ma anche a tutti coloro che operano nel campo investigativo e criminologico.
L'istintualità, retaggio dei nostri progenitori ominidi, sopravvive ancor oggi , seppur in forme elaborate, in noi uomini e donne moderne tanto che comunicazione, fisognomica  e mimica sono quasi inscindibili tra loro.
Ma cosa sono? La fisognomica è la scienza che studia la statica dei linamenti umani, la mimica invece studia la dinamica del gesto inteso come ogni movimento voluto o involontario il cui scopo è sempre e comunque espressione del moto dell'anima.
La mimica è colei che ci aiuta di più nell'interpretazione delle espressioni dei nostri interlocutori essendo collegata all'anatomia del volto ed alla conoscenza dei muscoli che permettono una varietà infinita d espressioni facciali.
Facca (1993) sostiene che "grazie  a queste componenti la pelle del nostro corpo e del nostro capo viene a formare tutti quei segni di pieghe e di infossamenti ... che variano all'infinito sotto molteplici impulsi delle emozioni e che esteriorizzano la vita interna che anima l'uomo".
Sempre più spesso la nostra comunicazione è fatta di simboli, si veda ad esempio l'utilizzo delle faccette nei messaggi di testo scritti con il nostro cellulare gli "emoticon", con i quali si trasmette gioia, timore , perplessità, amore e rabbia.
Stessa cosa avviene attraverso il nostro viso . Saper leggere le espressioni e gli stati d'animo delle persone diviene pertanto fondamentale a quanti necessitano, per svariati motivi, di celare i propri stati d'animo nei rapporti con i propri simili . Si potrebbero fare mille esempi ma due su tutti, contestualizzandoli nella mia attività, mi sembrano calzanti ovvero, quello dell'operatore di sicurezza che si trova di fronte al criminale e deve per forza celare i propri istinti o dell'investigatore che deve recitare una parte per acquisire delle informazioni senza tradirsi.
La comunicazione non verbale comprende vari aspetti:
- la presentazione: aspetto , andatura, abbigliamento e comportamento spaziale, postura, contatto fisico
- segni logici : esempio l'ok entrato a far parte del linguaggio comune
- segni analogici (innati, istintivi) comprendono il viso, le manifestazioni delle emozioni
- segni vocali non verbali: le pause, il tono della voce, il timbro
- i rumori emozionali (riso, pianto, sospiri)
Da studi recenti sembrerebbe che solo il 38% della comunicazione umana fa capo alla parola tutto il resto risulta essere non verbale.

I fattori della mimica che si riflettono nel volto sono l'affettività, i processi ideativi e la volontà. Le espressioni del volto inviano sostanzialmente tre segnali che sono indice delle caratteristiche della personalit, delle emozioni, dei segnali interattivi e collegati al discorso.

Per analizzare alcuni elementi e fornire un indice di riflessione potremmo dire che tra gli aspetti strutturali una fronte alta porterebbe a giudicare un soggetto intelligente, le labbra sottili coscienzioso . Tra le espresioni emotive tipiche di una curvatura della bocca si giudica un soggeto alegro, calmo , gentile mentre un volto teso è indice di un soggetto aggressivo, duro, collerico e soprattutto non calmo nè paziente.
L'emotività porta con sè esperessioni facciali con caratteristiche universali per fare alcuni esempi:
- un intenso dolore porta a spingere le sopracciglie in basso ed all'interno, con la formazione di rughe verticali tra le sopracciglie, il labbro superiore si solleva a causa delle palpebre che si socchiudono..;
- nella vergogna, nella timidezza compare un rossore accompagnato  a volte da occhi bassi o sfuggenti speso smbolo di colpevolezza
- nella rabbia o nella collera la fronte spesso è priva di corrugamenti orizzontali mentre ne si osserva uno verticale alla radice del naso, le sopracciglie sono unite ed abbasate, gli occhi possono sporgere e le palpebre inferiori essere tese ed a volte sollevate.

Potremmo continuare a lungo nell'analisi delle micro espressioni del nostro volto ma quel che mi premi di più sottolinerare è che una buona consapevolezza di sè affiancata ad un ottima capacità di comunicare verbalmente e non verbalmente e' strumento efficace per conseguire i propri obiettivi con maggior facilità.

Deborah Di Donna

www.didonnainvestigazioni.com

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