giovedì 2 dicembre 2010

INTELLIGENCE : IL FATTORE UMANO E L'INFORMAZIONE

L'uomo è fondamentalmente un elaboratore di informazioni. La maggiorparte dell'attività investigativa e di intelligence può essere intesa come una precisa capacità di gestire il flusso di informazioni proveniente da casi specifici.
Per combattere il fenomeno della distorsione delle informazioni e del relativo bombardamento frutto dell'attività continua dei mass media occorre metodo e morale.
Si deve partire dall'idea che la uantità di informazioni proveniente dall'esterno e sovrabbondante rispetto alla capacità di assorbirle ed elaborarle. Ecco perchè nascono le distorsioni e perchè spesso ci accontentiamo di verità parziali ed di escamotages interpretativi.
Occorre seppur con estrema difficoltà cercare di combattere l'ignoranza e l'insicurezza umana.
Chi lavora nell'intelligence in strutture publiche che per dovere istituzionale si dedicano a coltivare una cultura del sospetto e dell'incertezza tende ad avere statisticamente problemi legati ad esaurimento nervoso a tal punto che questo in America viene ricompreso tra i rischi dell'attività professionale.
Naturalmente tutto ciò è proporziale al rischio ed alle difficoltà .
Prima di intrapendere la professione investigativa si rende necessario valutare bene perciò le proprie attitudini  e propensioni.  Per svolgere questo mestiere bisogna aver fermezza capacità di problem solving e saper lavorare in team con i propri collaboratori e con le istituzioni.

Deborah Di Donna